L’associazione culturale Lapis, nell’ambito della valorizzazione e promozione del patrimonio culturale e artistico del Friuli Venezia Giulia, è da sempre vicina all’arte di Ermanno Rossi. L’occasione della mostra antologica presso lo spazio espositivo di Clauiano – Trivignano Udinese consente di mettere in luce l’intenso e proficuo percorso dell’artista, mostrando le sue fasi pittoriche dagli esordi ai giorni nostri, quasi mezzo secolo di esiti poetici raggiunti nella maggior parte nel paese d’origine, Santa Maria la Longa.

La mostra presenta una trentina di opere che illustrano i cinquant’anni di produzione pittorica di Rossi in cui emerge l’attualità della sua pittura e il legame con le tematiche dei giorni nostri; come affermano i curatori dell’evento Paolo Bonini e Alessia Tortolo “le presenze umane all’interno della tela assumono una valenza simbolica che ben rappresenta la condizione dell’individuo della nostra contemporaneità: nei tempi attuali la logica della velocità a tutti i costi impone anche un’idea di aggregazione dentro la quale in una folla fitta e numerosa l’artista evidenzia l’incomunicabilità e la forte solitudine. Le figure sono talora ridotte a sagome immerse in un preciso contesto, oppure in un paesaggio surreale o astratto, che ne sottolinea la distanza. Spesso vengono raffigurate di spalle o di profilo, con lo sguardo fisso e perso nel vuoto”.

Quella di Rossi è una pittura densa di significati simbolici e contrasti interiori, dove l’impianto grafico si regge su un’essenziale modulazione con il segno avvolto all’interno di un forte cromatismo.

Anche lo spazio espositivo dell’Atelier De Martin di Palmanova ha dedicato una mostra all’artista di Santa Maria la Longa; in questa sede hanno trovato spazio le numerose opere grafiche e l’ultima parte della produzione artistica di Rossi.